Le ultime settimane abbiamo avuto il piacere di fare il tifo per tanti runners Tribù impegnati in competizioni al limite del possibile.

Luca ed Elide a maggio hanno affrontato la famosa 100 km del Passatore in condizioni di estrema sofferenza: il caldo e qualche acciacco fisico combinati insieme hanno messo a dura prova i nostri migliori atleti. E in una sorta di traslazione dell’edizione 2016, stavolta è stato Luca a prendere la decisione di aspettare sua moglie, per vivere insieme il finish a Faenza. Ennesima prova archiviata, ennesima medaglia guadagnata, e soprattutto tante emozioni da raccontare.

Neanche un mese dopo li ritroviamo nella durissima “MMM-Majella Mother Marathon”, 42 km di avventura nel cuore selvaggio d’Abruzzo, come l’hanno definita gli organizzatori. Una vera e propria scalata su percorsi impervi, a tratti pericolosi, quasi in autogestione idrica, e in un clima torrido. Una gara dura che vede tanti abbandoni, ma la coppia Carbonelli-Del Sindaco ha accettato la sfida e la porta al termine salendo addirittura sul podio: quarto posto per Luca nella classifica maschile, terzo gradino per Elide in quella femminile. Gambe d’acciaio e cuore d’oro per i nostri grandi atleti.

Anche Andrea Marziale opta nel 2017 per una prova di coraggio, facendo il suo esordio il 18 giugno nell’IronMan 70.3 Italy di Pescara; per lui 2 miglia a nuoto, 56 miglia in bicicletta, 13,1 miglia di corsa. Condizioni meteo e del mare non proprio favorevoli, un dolore a un tendine che torna ad affacciarsi, ma soprattutto tanta voglia di farcela. Un anno di preparazione e i tanti chilometri di allenamento vengono assolutamente ripagati indossando la splendida medaglia che certifica ufficialmente il nostro Andrea un Ironman.

Questo tipo di gare estreme hanno un fascino particolare, perché in esse l’atleta sa di essere più solo che mai: solo con le proprie gambe e con le proprie paure. E tutto ciò rende queste gare più affascinanti che mai: competere con sé stessi e superare i propri limiti è la vittoria più bella. E in questo caso si vince sempre, purchè ci si metta in gioco.

Vince chi si spinge fino a 100 km, ma vince anche chi per la prima volta decide di fare un lungo (come Giuseppe De Gregorio e Danilo Di Paolo nella Half Marathon Pescara), o di togliere pochi secondi al proprio best time, come Luigi Di Paolo, Nicoletta Nolani ed Enzo Rucci, Leonardo Di Giacomo, Maurizio Di Campli.

Ogni traguardo è un successo in relazione a chi lo raggiunge, perché in fondo siamo tutti uomini e donne d’acciaio ogni volta che decidiamo di provarci.