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associazione podistica

Roma 2012..abbiamo scritto un'altra stupenda pagina di storia in un libro di vita meravigliosa.
Si parte da Teramo giovedì pomeriggio per raggiungere la famiglia ad Atessa per poi venerdì mattina ore 6 partire per la capitale.
Due giorni pre gara intensi, podisti e turisti ovunque, il Marathon Village una città di colori e runners, stupende e intense le emozioni che si respiravano in tutta Roma!
Nulla però faceva presagire che i malanni di stagione degli ultimi giorni che avevano colpito i bimbi e Elide potessero abbattersi anche su di me.
Ore 22:00 di sabato sera dissenteria e febbre esacerbata dall'ansia che il sogno costruito in anno potesse svanire in poche ore. Ore 07:00 di domenica mattina ancora febbre, i consigli dei cari di lasciar perdere tutto perché la vita avrebbe riservato altre gare importanti. Neanche Elide che mi sta vicino da tanti anni era in grado di darmi un giusto consiglio su cosa fare. Allora mi sono assunto tutte le responsabilità del caso pensando soprattutto ai bimbi e ho deciso.. Proviamo a raggiungere il Circo Massimo incoraggiato da mio cognato Marco, entrati nella "zona rossa" paradossalmente non abbiamo avvertito la solita ansia pre gara dei circuiti. La decisione in pochi minuti con le lacrime agli occhi, la testa mi diceva di provare il cuore mi sosteneva ma le gambe e lo stomaco non mi davano la solita fiducia. Poi l'abbraccio di Elide e questa frase che rimarrà nel cuore "Papi la correremo assieme, senza pretese e senza obiettivi se non quella di provare comunque a chiuderla dopo estenuanti allenamenti invernali". La sua decisione di retrocedere dalla griglia donne in quella mia, una decisione dura che mi ha stupito tanto.
Si parte a digiuno tra le parole e musica di That's amore e un coro di 16 mila anime colorate che iniziava a muoversi. Primi dieci km gestiti bene ma poi quando alle spalle puoi vantare qualche piccola gara importante capisci che qualcosa non va, a stento si arriva al 20 km. Niente da fare le forze mancano, lÂ’intestino sottosopra e quel sogno tanto sperato è sempre più lontano. Poi scatta la molla che risulterà essenziale per il resto della gara, e ripensando alle parole del presidente Massimo per le quali una maratona non si corre solo con le gambe ma anche con la testa abbiamo applicato un vero gioco di squadra. Tutti i ristori sono stati gestiti solo da Elide, poche parole per conservare le energie e tanto dispiacere nel veder passare al proprio fianco prima i pace maker delle 3 h e 45 min e poi quelli delle 4 ore a 3 km dallÂ’arrivo, ma oramai i giochi sono fatti e con tanta sportività riconosciamo i limiti di questa trasferta! Si chiude a malincuore a 4 h 02 e 56 secondi ma si chiude..trascinato allÂ’arrivo mano per la mano da mia moglie e un abbraccio durato due lunghi minuti.
Inutile negarlo la gara è tutta di Elide senza la sua forza non ce lÂ’avrei mai fatta, ha corso due gare in una. Ha vinto la forza delle donne come accade sempre più spesso in questa società, merito e onore!
A Parigi siamo certi..sarà tutta unÂ’altra storia non solo perché si partirà con una piccola esperienza alla spalle ma perché potremmo contare sulla forza degli altri maratoneti della tribù ai quali rivolgiamo i nostri saluti romani!
Luca Carbonelli

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