tribù frentana

associazione podistica

Quest’anno è 3 il numero perfetto. 3 atleti, tutti per la terza volta pronti a correre la 100km più bella del mondo. Alle 3 del pomeriggio del 28 Maggio in via dei Calzaiuoli a Firenze, aspettano lo sparo di partenza. Il caldo quest'anno è insopportabile. Già dalle prime ore del mattino si avverte un’afa opprimente. Nella mente dei nostri atleti però, un solo obiettivo: scavallare l’Appennino, salendo su in cima al passo della colla per poi ridiscendere verso la meta: Piazza del Popolo a Faenza. Luca ed Elide sono partiti la mattina da Faenza, con la loro determinazione, i loro sogni chiusi dentro i pettorali 32 e 55, quelli dei top runners, come sono loro, grandi, veloci, instancabili e determinati; e il pensiero ai dolcissimi bimbi, Flavio e Giulio, la loro forza, il loro amore. Luigi è già a Firenze, pronto con la sua squadra di appoggio. Lui porta con se il ricordo più dolce, la foto di sua madre, stampata sulla maglietta: è a lei, che lo guarda da lassù, che vuole dedicare questa gara.

Ci siamo: si parte. Poco dopo “Vetta le Croci” al 17 ^ km io sono li ad aspettarli: passa il Re Giorgio Calcaterra, insieme al russo Evgeni Glyva (che poi si ritirerà al Passo della Colla), ma sono in ritardo rispetto agli altri anni. Scaturisce un solo pensiero: fa caldo anche per loro. Pian piano cominciano ad avvicinarsi anche gli altri atleti più o meno stravolti dalle condizioni atmosferiche; passa anche Nikolina Sustic, la croata che oltre a vincere la classifica femminile si piazzerà addirittura al 3^ posto assoluto dopo Calcaterra e Ferrari. Per la Tribù passa per primo Luca, mi dice “quest’anno è davvero dura”, noi lo incoraggiamo, alza il pollice e prosegue dritto. Poco dopo passa Elide, fantastica. E’ concentratissima, ma sorride ai nostri incitamenti: è un vulcano, corre con eleganza e velocità verso il suo obiettivo. E’ la volta di Luigi, con il suo amico Luca; il loro passo è tranquillo; pur se leggermente in ritardo rispetto alla volta precedente, la loro sembra una gara più tranquilla. Pian piano purtroppo però, il caldo ha la meglio su tanti: oltre ai ritiri eccellenti, anche il nostro uomo di punta, Luca comincia ad affaticarsi, pensando per la prima volta nella sua carriera podistica addirittura al ritiro. Ma viene raggiunto da Elide, che lo affianca, e insieme iniziano a lottare, uniti, per giungere assieme al traguardo. Nei km percorsi idealmente mano nella mano ripercorrono i momenti più importanti della loro vita: i tempi dell’università, prima del matrimonio, il giorno delle nozze, la nascita dei loro gioielli. Elide è li, al suo fianco, sposa, amica, coscienza e coraggio. E così Luca ce la fa: taglia il traguardo, il più sofferto, ma forse quello che porterà sempre nel cuore. A te, Luca dedichiamo questa frase: Solo coloro che tentano l'assurdo raggiungeranno l'impossibile”. E che dire della sua compagna: l’immensa Elide, che, instancabile e fiera, lo sorregge e lo aiuta, gli impedisce di crollare, combatte per se stessa  e per la sua famiglia; ottiene una prestazione al di sotto delle sue possibilità, 10^ assoluta, ma sa di aver vinto la guerra più importante: taglia il traguardo, sapendo che ancora una volta l’amore vince su tutto; non servono medaglie e trofei, ciò che conta è sapere che chi abbiamo affianco avrebbe fatto la stessa cosa per noi. A te Elide dedichiamo questa: “Il mio talento è tale che nessuna impresa, per quanto vasta di dimensioni, mai supererà il mio coraggio”. E’ il turno di Luigi, i crampi al 65^ rallentano notevolmente la sua corsa, già provata dal caldo torrido che ha accompagnato tutta la gara fino al calar del sole. Ma Luigi non è tipo da mollare: la preparazione non è al top, le condizioni fisiche neanche, ma c’è la testa, c’è il cuore. Il suo pensiero è li, a Lei che non c’è più, ma che lo accompagna, lo scorta anche quando tutto dice di buttare la spugna. Gli ultimi km sono terribili, barcollando, lui e l’amico Luca, sembrano sopraffatti dalla stanchezza; ma no; non si può mollare ora, mancano le ultime centinaia di metri.. ci siamo, il traguardo è lì che aspetta, raccolgono gli ultimi brandelli di forza e corrono verso la medaglia, quella della 100km del Passatore, quella che si era ripromesso di portarle finita la gara e che ora è li, accanto a lei; a te Luigi dedichiamo questo pensiero: “I coraggiosi sono semplicemente coloro che hanno chiara la visione di ciò che gli sta dinanzi, gloria o pericolo che sia, e pur tuttavia gli corrono incontro” . Chiudere il Passatore, con qualunque tempo è un’impresa non da tutti.. ma noi, scusate, stiamo parlando di Eroi!

Ovviamente non possiamo non citare la grandi prestazioni dei nostri atleti impegnati nella gara di Comino . Come sempre la Tribù si distingue per numero di partecipanti e per le ottime prestazioni di Fabrizio Sottilini, 2^ di categoria; De Laurentiis Nicola, il Presidente Massimo Nasuti e Berardino Varrenti rispettivamente 2^, 3^ e 7^ nella loro categoria; Maurizio Di Campli 6^ di categoria; la grande Nunzia che non perde occasione per salire sul podio al secondo posto seguita dalle fantastiche Antonietta e Patrizia, rispettivamente 3^ e 4^. E che dire di Rugo Renato che si piazza al 1^ posto anche lui nella sua categoria. Mentre Tolomeo Varanese, Guido Catenaro e Raffaele Marfisi riescono ad agguantare una terza, quarta e quinta posizione. Bravi, bravissimi siete tutti l’orgoglio della Tribù!

 

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