Sabato 18 giugno Lanciano ha ospitato la quarta edizione della Notturna Lancianese. Si tratta di una gara creata dall’atleta e amico Guido Catenaro ed organizzata egregiamente nelle passate edizioni dagli amici de Il Quercione. E la Tribù quest’anno ha preso in mano l’importante testimone decidendo fin da subito di proseguire nel cammino a suo tempo iniziato.
La collaborazione fra i fondatori della Notturna e la Tribù è stata fondamentale al fine di garantire la piena soddisfazione dei 600 atleti che si sono ritrovati presso il Parco Piscine Le Gemelle.
La macchina organizzativa si è ovviamente mossa settimane prima, con il Presidente Massimo Nasuti che ha distribuito con attenzione compiti e ruoli; e gli atleti Tribù hanno subito risposto positivamente alla richiesta di collaborazione: pianificazione del percorso, pacchi gara, pettorali, sicurezza, assistenza atleti, collaborazione con giudici di gara, organizzazione ristori in gara e ristoro finale, gestione premiazione, sono solo alcune delle attività gestite dai ragazzi della Tribù e da amici volontari che si sono messi a disposizione.
E il riscontro è stato assolutamente positivo a giudicare dalle reazioni dei 600 runners giunti da diverse città d’Abruzzo, e non solo. Dopo le consuete gare dei ragazzi, alle ore 20.00 è stato dato ufficialmente il via alla gara: subito in evidenza in campo maschile Tommaso Giovannangelo, atleta del Gruppo Sportivo La Sorgente che si batte fino all’ultimo metro con Visci e Scarlato, staccandoli sull’arrivo di una manciata di secondi. Sul fronte femminile ottima prestazione di Francesca Zulli che si aggiudica il primo posto assoluto femminile, precedendo Marialuisa Rulli e la nostra Elide.
Bilancio finale: gara ben riuscita, divertimento e ottima organizzazione. Il merito principale va riconosciuto senz’altro all’inimitabile spirito organizzativo del Presidente Massimo Nasuti e all’esperienza di Guido Catenaro. Ma questi due ingredienti non sarebbero stati sufficienti senza l’apporto di tutta la Tribù, che con il suo spirito di squadra ha ancora una volta dimostrato qualità uniche e inimitabili. Del resto il nostro nome si porta dietro un significato da onorare giorno dopo giorno: etimologicamente una Tribù è una comunità umana che condivide valori culturali omogenei, un raggruppamento di persone che, a prescindere dalla provenienza territoriale, si aggrega per raggiungere una comune identità. Questa identità la mostriamo ogni giorno tenendo alti i nostri colori sociali, ma anche mettendo a disposizione del gruppo le nostre forze personali per scopi che vanno oltre gli obiettivi individuali. E la Notturna Lancianese è stata l’occasione per far emergere a pieno queste caratteristiche.
