Caro Presidente, cari amici della Tribù,
avevo pensato di scrivere un articolo su questa fantastica e indimenticabile esperienza della mia vita ma nel ripensare agli attimi vissuti mi sono reso conto che non vi erano parole per descrivere le emozioni provate in questo stupendo e meraviglioso viaggio e, anche se ci avessi provato, sarei finito per cadere nella retorica; ma soprattutto mi sono reso conto che l’affetto più bello e l’amicizia più sincera e disinteressata dei miei due angeli custodi (Luigi e Francesca) avevano fatto passare tutto in secondo piano e così ho deciso di dedicare un articolo a due persone meravigliose senza il cui aiuto e supporto materiale, fisico e spirituale non avrei mai assaporato la gioia di un traguardo così bello e importante.
Cari Luigi e Francesca, caro Galloway e cara Kenyana, consentitemi di ringraziarvi pubblicamente per tutto quello che avete fatto per me (compreso i lunghissimi che vi siete con pazienza sciroppati nella fase di preparazione) ad Atene.
Non dimenticherò mai quel maledetto Km 23.4 quando, dopo che i crampi mi hanno avvolto le gambe come il morso di uno squalo e quasi paralizzato dal dolore stavo per mollare…. Mi avete preso dolcemente per mano (a dire il vero,Luigi non tanto dolcemente) e prima camminando piano piano, poi un po’ più speditamente, mi avete fatto fare dei piccoli tratti di corsa che alternati a piccole pause al 31° Km mi hanno fatto riprendere una corsa regolare fino allo stadio di marmo bianco “Panatheinaikon” di Atene dove al traguardo ci siamo abbracciati come bambini impazziti di felicità e dove lacrime di gioia hanno rigato il mio volto stravolto dalla fatica….
Grazie di cuore amici, miei angeli custodi per un giorno, come ho avuto già modo di dirvi a voce, senza di voi non ce l’avrei mai fatta e grazie a voi ho vissuto una bellissima esperienza di vita.
Vi ho pensato tantissimo in queste ultime ore, al rientro da Atene e volevo ulteriormente ringraziarvi per avermi fatto ripensare con intensità al valore vero dell’amicizia; è proprio vero che i migliori amici, quelli veri, sono una specie di angeli custodi: ti rassicurano dicendoti “non ti preoccupare” quando invece dovresti preoccuparti eccome e te li ritrovi sempre vicini, pronti a tenderti una mano, nel momento del bisogno così come avete fatto voi ad Atene per 42,195 lunghi e interminabili chilometri…
… e termino con una frase di Eleanor Roosevelt: … molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore…. E NEL MIO, C’E’ LA VOSTRA!!!
Grazie di cuore “ GALLOWAY”, grazie di cuore “KENYANA”.
Giuseppe Davino
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