tribù frentana

Il Circuito Corrilabruzzo dà la possibilità di conoscere il nostro territorio agli atleti che partecipano alle singole gare e agli amici e familiari che li accompagnano.
Siamo tutti fortemente radicati nella nostra splendida Regione, ma troppe volte non ne conosciamo a fondo le immense ricchezze culturali e paesaggistiche che la caratterizzano. Come ad esempio la città di Avezzano, il più grande Comune della Marsica e della Piana del Fucino che domenica 17 maggio ha ospitato la terza Stracittadina.
La gara di Avezzano, città decorata con Medaglia d’argento al merito civile dopo i bombardamenti del 1944, è omologata FIDAL e presenta brevi saliscendi su una lunghezza di poco superiore ai 10 Km. Sulla linea di partenza sei atleti della Tribù; start puntuale alle 9,30. Partenza in lieve salita e poi giù in strade ampie e soleggiate. Due giri e arrivo nel seguente ordine: Massimo Nasuti, Andrea Marziale, Amedeo Marziale, Lucio D’Ascanio, Giuseppe Tesone, Antonietta Rossetti.
E al termine delle premiazioni grande sorpresa per la Tribù: consegna nelle mani del Presidente della bandiera ufficiale con il nostro logo in bellavista. Un orgoglio ricevere quello stendardo, e soprattutto un orgoglio indossare quel simbolo ad ogni competizione. Come hanno fatto Lucia e Nunzia alla 8° edizione della gara di San Luigi Orione a Pescara: 9,3 km per loro e piazzamenti interessanti (rispettivamente 6° e 2° di categoria).
Una bandiera e un simbolo che possono essere uno stimolo quotidiano per ognuno di noi; e quando senti di non farcela, che vorresti mollare, che le forze sono finite, pensa a lei e a quanti ci credono con tutto il proprio cuore: vedrai le cose sotto una luce diversa. Capita a tutti di non riuscire a tenere i ritmi e le difficoltà che la vita ci impone, e metterci dentro anche dei duri allenamenti ti fa domandare: “ma chi me lo fa fare?” Svegliarsi presto, sudare, uscire al freddo o sotto il sole, rinunciare a momenti di relax in famiglia, infortunarsi e guarire per infortunarsi di nuovo, affrontare spese economiche aggiuntive: la via più semplice sarebbe abbandonare tutto.… E poi ti ritrovi lì: appuntamento all’alba per andare fino ad Avezzano a correre 10 km. E tutti i cattivi pensieri scivolano via; non svaniscono, ma escono fuori, fluiscono; tu non li governi, mentre sei impegnato a correre loro si autodirigono e, senza che te ne renda conto, sono usciti fuori.
E’ questa la magia della corsa: una seduta psichica, un dialogo con se stessi, ma anche una passione che ti chiama a sé, anche se razionalmente vorresti sfuggirne.
Anna Lisa Del Bianco


 

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